Domenica scorsa ho avuto il grandissimo piacere di passare la giornata insieme a Elly e Jack, visitando il Kiyomizudera appena ristrutturato. Mesi fa ho avuto modo di conoscere Elly qui su FB e abbiamo iniziato un’amicizia a distanza, avendo molti interessi e punti di vista comuni.
L’occasione di conoscerci di persona è capitata proprio due giorni fa quando, insieme al suo compagno Jack, prima di rientrare a Tokyo ha fatto un salto a Kyoto.
Incontro
Così, sono andato a prenderli alla stazione e li ho portati a mangiare udon, nel ristorantino dove vado spesso da tanti ani. Si trova proprio sotto la stazione e si chiama Kineya (杵屋). Abbiamo preso tutti e tre il buonissimo katsukareudon e, dalle loro espressioni e dai loro commenti, deve essergli molto piaciuto.
Dopo aver pranzato, ci siamo diretti verso la fermata del 100 per andare a visitare il Kiyomizudera. Con grande sorpresa, nonostante fosse domenica, compresi noi erano presenti soltanto 7 passeggeri. Scesi dall’autobus, attraversata la strada, ci siamo incamminati verso il tempio.
Lì, invece, ho potuto constatare una nutrita presenza di turisti; certamente il risultato del programma Go To Travel del governo, grazie al quale è possibile per i residenti in Giappone viaggiare ottenendo sensibili sconti.
Kiyomizudera
Giunti al Kiyomizudera, prima di entrare, abbiamo fatto qualche foto insieme. Essendo terminati, recentemente, i lavori di ristrutturazione, è stato possibile ammirare il tempio in tutto il suo splendore. Inoltre, seppur dicembre, macchie di aceri rossi coloravano ancora i monti circostanti, caratterizzando ulteriormente il panorama e l’atmosfera ivi presente.
La terrazza rinnovata ha colpito subito il mio interesse: essendo il legno utilizzato nuovo, il suo colore risultava essere esageratamente chiaro, da sembrare quasi di plastica. Il tempo, l’usura ed il continuo passaggio dei turisti attenueranno la ben visibile differenza con il resto della struttura.
Trovandomi lì, ho proseguito la mia recente abitudine di richiedere il timbro del tempio o del santuario che, di volta in volta, vado a visitare. timbro. Con quale grazia, eleganza e naturalezza la signora ha realizzato questo splendido timbro. Meravigliosa grafia.
Terminata la nostra lunga visita al Kiyomizudera, abbiamo proseguito per Sannenzaka e Ninenzaka in direzione Yasaka Jinja. Anche la nostra piacevole chiacchierata è continuata, tra le antiche e tradizionali vie di Kyoto. Per ora il racconto termina qui, il resto della giornata lo scriverò nei prossimi giorni.
Spero che le foto siano di vostro gradimento.
Album fotografico:
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